IL PROGETTO

Il coraggio di fare grande una montagna dimenticata

“Quando abbiamo svelato alla nostra famiglia ed ai nostri amici il grande sogno di fare il vino a Cerealto, ai piedi delle Piccole Dolomiti, tutti ci hanno dato dei pazzi. Nessuno lo aveva mai fatto prima. Quando abbiamo aggiunto che i vini sarebbero stati prodotti con i vitigni Piwi, siamo ufficialmente apparsi come dei visionari. Ma non ci siamo mai lasciati scoraggiare perché dalla nostra avevamo due grandi convinzioni. Da una parte l’amore per Cerealto e il desiderio di far rivivere questo piccolo paese di una montagna dimenticata. Dall’altra avevamo i risultati di uno studio sul terroir e il territorio che ci confermavano che l’intuizione era corretta. A Cerealto si possono fare grandi vini, mancava solo il coraggio e la visione di due persone con una forte passione. E queste persone siamo noi”.

Massimo Reniero e Silvestro Cracco
Fondatori Terre di Cerealto

Una nuova economia a Cerealto

Terre di Cerealto non è semplicemente un’azienda vitivinicola: è prima di tutto l’ambizione di fare grande il nostro territorio. Questa montagna è una scelta: crediamo nel potere espressivo di questa terra e vogliamo creare qui una nuova economia nel paese. La viticoltura vuole essere un’opportunità per le famiglie che con tenacia vivono ancora qui e per i giovani che ci stanno pian piano tornando. Dal 2014 tutto quello che facciamo è orientato a creare le basi per una realtà vitivinicola immersa nella natura, nel rispetto assoluto della sostenibilità e dell’ambiente, con la consapevolezza di fare le cose prima di tutto per chi ama questo luogo. Cerealto ha cominciato a segnare la strada di un nuovo futuro.

IL PERCHÉ DEL NOME TERRE DI CEREALTO

Molti anni prima della nascita di Terre di Cerealto, a pochi passi dai nostri vigneti c’era un giacimento di argilla. Oggi è in disuso e fuori produzione, ma l’idea di mantenere la parola “terre” nella nostra azienda nasce proprio da qui. Perché queste terre rosse sono all’origine della potenza dei nostri vini, sono l’identità del terroir e evidenziano la nostra volontà di valorizzare questa montagna di mezzo.